“Dal cuore e dal sangue” tanto è profondo e inscindibile dall’intimo della persona il mondo pittorico di Marco De Barbieri. Un percorso iniziato respirando sin da bambino l’arte e il
segno.
Una personalità complessa, un mondo chiuso in se stesso, a difesa del proprio “bambino interiore” troppo timido, troppo fragile per esporsi.
Marco studia, ha gusti particolari e intensi, assorbe e trasforma tutti gli stimoli artistici e musicali che formeranno la sua cultura e che rielaborerà nel suo lavoro artistico.
Il mondo dell’arte diventa per Marco il suo mezzo espressivo elettivo, il suo rifugio, ciò che sgorga dal suo cuore e scorre come il sangue nelle vene, in pennellate vigorose.
Dapprima attinge alle suggestioni della tradizione artistica contemporanea, in alcune opere giovanili ho ravvisato echi delle pennellate energiche di uno Schifano o il rigore e il colorismo degli
spazi definiti di un Klee o musicali di un Kandisky. Influenze che alimentano il suo mondo e i suoi strumenti espressivi, una volta rielaborati in modo assolutamente personale, dopo averli
“digeriti” e restituiti al mondo.
Sono circa dieci anni che seguo Marco, dalla sua prima personale nella nostra galleria, Immaginecolore. Mi colpirono al tempo gli spazi definiti da ampie zone con tratti vigorosi e materici. I
colori intensi, densi così come le “gabbie” in cui lo spirito di Marco si trovava inquieto e rinchiuso.
Il percorso di Marco è il viaggio verso la liberazione della sua anima e passa attraverso il cambiamento del suo sguardo che si rivolge dall’astratto al figurativo quando nel 2014 inizia lo
studio approfondito della figura umana. La tavolozza diventa minimale: nero, rosso, bianco. Densi tratti che definiscono figure senza fisionomia, che ancora “ingessate” come crisalidi aspettano
il loro compiment
o come in un ventre materno. Con la maturazione di Marco uomo, il Marco bambino emerge e si libera fino a definire il proprio posto nello spazio e nel mondo in una danza liberatrice.
Ecco che lo sguardo si rivolge alla dimensione universale e Marco esplora le leggi dell’infinito e delle forme primarie che generano e sottendono a ogni cosa. Figure primordiali astratte che,
come mappe stellari, lo conducono alla scoperta di sé e del proprio mondo interiore, finalmente liberato dalle pareti delle prigioni che lo rinchiudevano fra mille paure.
Il suo percorso sta evolvendo, Marco ha preso energia dall’universo e adesso la riconduce trasformata e rigenerata nel suo cuore, rigenerando tratti e colori, che appaiono quindi vividi e
vibranti.
Nella sua pittura Marco esprime tutto il suo essere: Marco è la sua pittura e merita di essere conosciuto e apprezzato per la profonda e sincera ricerca che fanno di lui un artista vero e
genuino.